martedì 22 luglio 2014

Solidarietà




La solidarietà è il rapporto di fratellanza e di assistenza reciproca che unisce i membri di un gruppo.

Viene infatti dal latino solidus, cioè solido, fermo, compatto e quindi unito.
La solidarietà, quindi, è il sostegno reciproco, al modo in cui ogni parte di un solido è retta e tenuta salda da tutte le altre: nessuna si ritrova sola nel vuoto. La solidarietà è quindi la compattezza del corpo sociale, il suo essere massiccio - e ci spiega che la forza di un corpo sta nella sua coesione. Coesione che si esprime innanzitutto nella mutua assistenza, in una fratellanza che scaturisce dalla coscienza di far parte di un uno.

Esprime l'atteggiamento che distingue persone che si riconoscono appartenenti ad un unico gruppo.
Persone che si reputano simili.
Persone che in questa somiglianza individuano una comunità di intenti e di conseguenza un'interdipendenza.

Un gruppo si crea al momento in cui si riconosce questa somiglianza, qualsiasi questa possa essere, una comunità di intenti, una interdipendenza.

Per riconoscersi simili è necessario conoscersi.
Con la conoscenza, le differenze si annullano.
I gruppi si allargano.

Esiste in realtà un unico gruppo.
Un'unica realtà che ci comprende.
Siamo molto più che simili.
Siamo la stessa cosa.

L'unità, porta identificazione e questa fa nascere l'amore.
La solidarietà è una caratteristica dell'amore.
La solidarietà nasce dalla compassione.



lunedì 21 luglio 2014

Non Uccidere

Вбивство людини завжди вбивство.
Це не має значення, чому ви це робите.
Якщо ви робите це для Бога або для країни чи для захисту або для запобігання нападу.
Вбивство завжди злочин.

Це злочин проти моральності або проти релігії чи проти біології чи проти будь-якого з великих принципів, які ви можете переконати слідувати:
вбивство людини є злочином проти себе.
Засоби вбиваючи шматок вас.

Відкрийте очі:
немає ніякої відмінності, ніякої різниці.
Там є не що інше, але однієї реальності, яка з тобою і все інше.
Один.
Всі Один.

Якщо ви вб'єте, ви робите це заради себе, і ви будете платити за наслідки всередині себе.
Ні Пекло в кінці життя, тому що життя не існує, як смерть.
Щоденний Пекло і вічна всередині вас.
Біль, що ви нанести один.



Убийство человека всегда убийство.
Это не имеет значения, почему вы это делаете.
Если вы делаете это для Бога или для страны или для защиты или для предотвращения нападения.
Убийство всегда преступление.

Это преступление против нравственности или против религии или против биологии или против любого из великих принципов, которые вы можете убедить следовать:
убийство человека является преступлением против себя.
Средства убивая кусок вас.

Откройте глаза:
нет никакого различия, никакой разницы.
Там есть не что иное, но одной реальности, которая с тобой и все остальное.
Один.
Все Один.

Если вы убьете, вы делаете это ради себя, и вы будете платить за последствия внутри себя.
Нет Ад в конце жизни, потому что жизнь не существует, как смерть.
Ежедневный Ад и вечная внутри вас.
Боль, что вы нанести один.



مما أسفر عن مقتل شخص هو دائما القتل.
لا يهم ماذا كنت تفعل ذلك.
اذا كنت تفعل ذلك في سبيل الله أو لبلد أو للدفاع أو لمنع وقوع هجوم.
قتل هو دائما الجريمة.

بل هو جريمة ضد الأخلاق أو ضد الدين أو ضد البيولوجيا أو ضد أي من المبادئ العظيمة التي يمكنك إقناع لمتابعة:
مما أسفر عن مقتل شخص هو جريمة ضد نفسك.
يعني قتل قطعة من لك.

افتح عينيك:
لا يوجد أي تمييز، لا فرق.
ليس هناك سوى حقيقة واحدة وهذا هو أنا وأنت وبقية العالم.
واحد.
كل شيء هو واحد.

إذا كنت تقتل، يمكنك أن تفعل ذلك لنفسك، وسوف تدفع العواقب داخل نفسك.
لا الجحيم في نهاية الحياة لأن الحياة لا وجود لها كما الموت.
A الجحيم اليومي والأبدي في داخلك.
والألم الذي كنت تلحق حدها.


הריגת אדם היא תמיד רצח.
זה לא משנה למה אתה עושה את זה.
אם אתה עושה את זה לאלוהים או למדינה או להגנה או למניעת פיגוע.
הרג הוא תמיד פשע.

זהו פשע נגד מוסר או נגד דת או נגד ביולוגיה או נגד כל אחד מהעקרונות הגדולים שאתה יכול לשכנע לעקוב:
הריגת אדם היא פשע נגד עצמך.
משמעות הדבר היא להרוג חתיכה מכם.

תפתח את העיניים שלך:
אין הבדל, אין הבדל.
אין שום דבר אלא מציאות יחידה שאתה ואני וכל השאר.
אחד.
הכל הוא אחד.

אם אתה הורג, אתה עושה את זה לעצמך ואתה תשלם את ההשלכות בתוך עצמך.
אין גיהינום בסוף החיים, כי חיים אינם קיימים כמוות.
גיהינום יומי ונצחי בתוכך.
כאב שאתה להסב לבד.

non uccidere



Uccidere una persona è sempre omicidio.
Non importa il motivo per cui lo fai.
Se lo fai per Dio o per la Patria o per difenderti o per prevenire un attacco.
Uccidere è sempre un crimine.

Non è un crimine contro la morale o contro la religione o contro la biologia o contro uno qualsiasi dei grandi principi che ti puoi convincere a seguire:
uccidere una persona è un crimine contro te stesso.
Significa uccidere un pezzetto di te.

Apri gli occhi:
non esiste nessuna distinzione, nessuna differenza.
Non c'é nient'altro che un'unica realtà che sei Tu e sono Io e Tutto il resto.
Una cosa sola.
Tutto quanto è Uno.

Se uccidi, lo fai a te stesso e ne pagherai le conseguenze dentro te stesso.
Nessun Inferno alla fine della vita ché la vita non esiste come la morte.
Un Inferno quotidiano ed eterno dentro di Te.
Un dolore che ti infliggi da solo.

giovedì 17 luglio 2014

Non puoi essere egoista




La tentazione egoistica è forte.

"Io sono l'unica misura di me stesso.
L'unico mio obiettivo, l'unica prospettiva.
Io e i miei figli, certo, almeno finché sono piccoli.
Magari anche mia moglie, ma fino a quando mi mostra fiducia.
I miei genitori ma sempre se non devo sacrificarmi troppo ché la loro vita l'hanno vissuta.
I fratelli, dipende da come si comportano, ma prima di tutto devo pensare a me stesso.
Tanto tutti fanno così.
TUTTI FANNO COSI'.
E' sempre stato così e non si può cambiare.
Nessuno ti ringrazia se ti comporti in modo diverso.
Nessuna riconoscenza.
Anzi, più facile che se ne approfittino."

La tentazione è forte.
Ma non cambia nulla.
Non porta nulla di nuovo.

Davvero Tutti fanno così?
No, non Tutti.
Qualcuno no, qualcuno decide di essere diverso.
Qualcuno non si aspetta premi o riconoscimenti, nemmeno riconoscenza.
Qualcuno non è egoista e basta.
Non lo fa per andare in Paradiso o per scappare all'Inferno.
Neppure per secondi fini.
Lo fa solo perché è meglio.

E' MEGLIO
E' GIUSTO
E' BELLO

E' anche più saggio.
Perché Tutto è Uno.
Tutto, Tutti gli altri, Tutto quanto è in Te.
Sei Te.

Quando pensi a Te, pensati come Tutto.
Non puoi essere egoista.




lunedì 14 luglio 2014

GAZA


Ho un desiderio.

Questo Blog viene letto in paesi che mai avrei pensato di raggiungere: ovviamente Italia ma anche Germania, Russia, Inghilterra, Olanda, Polonia, Turchia,  Ucraina, Stati Uniti, Brasile, Messico, Argentina, India, Giappone e persino Iran. Tantissimi lettori ma nessuno da Israele, dalla Palestina, dalla Siria o dal Libano.
Oggi vorrei che se qualcuno di voi ha contatti in questi paesi, per favore, condividesse con essi questo post.

Vorrei poter raggiungere qualcuno che abita laggiù per dire di smetterla.

FERMATE LA GUERRA IN MEDIO ORIENTE.
FERMATE I LANCI DI MISSILI.
FERMATE I RAID AEREI.
FERMATE L'INVASIONE DI GAZA.

وقف الحرب في الشرق الأوسط.
وقف اطلاق الصواريخ.
وقف الغارة الجوية.
وقف اجتياح غزة.

לסיים את המלחמה במזרח התיכון.
STOP שיגור הטיל.
STOP ההתקפה האווירית.
לעצור את הפלישה של עזה.

STOP THE WAR IN THE MIDDLE EAST.
STOP THE MISSILE LAUNCH.
STOP THE AIR RAID.
STOP THE INVASION OF GAZA.

Ci sono bambini e donne e anziani tra i civili che pagano le decisioni dei loro Capi di stato.
Ci sono persone che vorrebbero solo vivere in pace.
Persone per le quali certe decisioni rimangono incomprensibili.
Persone che sono macellate come e peggio degli animali per i quali centinaia di migliaia di attivisti manifestano ogni giorno in ogni parte del mondo.
Non voglio parlare ai loro Capi, agli statisti, ai ministri, ai generali piuttosto che ai loro capi religiosi, voglio parlare alla gente che prende ordini da questi: ai soldati e ai miliziani, alla gente che è mandata a morire da anni in quel carnaio in cui hanno voluto trasformare la Palestina.

FERMATEVI.
NON CREDETE AI VOSTRI CAPI.
NON ESISTE UNA GUERRA GIUSTA.
NON ESISTE UNA GUERRA SANTA.

La guerra è solo guerra: non porterà mai felicità e benessere e nemmeno pace, solamente miseria, disperazione ed altra guerra.
Un Dio che vuole una guerra non è un Dio vero, ma solo un fantoccio in mano a persone senza scrupoli.
Una guida religiosa che incita a combattere non è una vera guida religiosa.
Un capo di stato che guida i suoi figli in guerra ha le mani sporche del loro sangue.
Non credete a loro.
Non pensate che sia l'unica soluzione possibile.
Morire e uccidere per la patria o per la religione è pur sempre morire e uccidere.

Io vi prego.
Fermatevi.

venerdì 11 luglio 2014

Compassione


Domanda: Quale sentimento dovremmo coltivare nella meditazione?

Risposta: Nella Meditazione in se stessa non ci dovrebbero essere sentimenti.
I sentimenti sono pensieri.
I pensieri sono da scacciare.
La Meditazione disciplina la mente: il pensiero che si forma a prescindere dalla tua volontà e ti tormenta per ore  impedendoti di dormire, quel pensiero finirà per sparire.
La Mente focalizzata forma i pensieri che vuoi.
Non c'é più identificazione con il pensiero.
C'é volontà.

D. Quindi l'illuminato non prova sentimenti?

R. Si dice che il Buddha fosse pieno di amore e compassione.

D. Non sono sentimenti?

R. Sono qualcosa di più: sono attitudini.
L'amore-sentimento è un pensiero che compare senza che tu lo voglia.
Ti scuote l'anima.
Come compare scompare anche lasciandoti frustrato e triste.
Porta sofferenza.
L'amore-attitudine è un pensiero che percepisci nella mente focalizzata.
Non chiede identificazione in nessun oggetto.
Trova ragione solo in se stesso.
Così la compassione.

Nella Meditazione sperimenti l'Universalità.
L'essere Uno del Tutto.
Il tuo essere Tutto e non appartenervi e di conseguenza il tuo essere Uno.
Nell'Unità si trova l'amore.
L'Unità, in quanto tale, è Amore e non può essere diversa da lui.
L'Amore per se stessi diviene amore per il Tutto e viceversa, perché Tutto è Uno.
L'Amore per se stessi diventa partecipazione, diventa condivisione e quindi compassione.
La compassione non è identificarsi con il dolore ma percepirlo a causa della sostanziale identità di tutto con tutto.
La compassione nasce dalla comprensione di questa identità fondamentale del Tutto con l'Uno, dalla comprensione non intellettuale dell'Universalità di fondo del reale.
Un'Universalità che si esplicita come amore.

giovedì 10 luglio 2014

सो ऽहम्


La tua essenza, il vero Io, il Sé è immortale.
E' immortale perché è eterno.
E' eterno perché è Uno senza due.
La tua essenza è Universale.
C'é solo quella in realtà.
Non esiste altro.
La stessa esistenza appartiene solo a lei e quindi a te.

Diventa consapevole di questo.
Sperimentalo.
Non provare ad arrivarci con un ragionamento perché è oltre le capacità della mente.
La mente è un suo prodotto. Un prodotto secondario, in verità.
Devi affidarti a qualcos'altro.
Del resto ti affidi agli occhi ed agli altri sensi se vuoi avere sensazioni, ti affidi alla mente se vuoi trarre conclusioni dalle tue sensazioni o da conclusioni precedenti: devi affidarti a qualcos'altro per percepire la tua universalità.
Questo qualcos'altro è la tua universalità stessa.
Non è una contraddizione: usi il corpo per percepire corpi o comunque enti fisici, usi la mente per produrrre idee e concetti: cosa potrai mai usare per percepire l'universalità se non l'universalità stessa.

Gli antichi la chiamavano anima.
Tu potresti chiamarla energia.
I miei maestri l'hanno chiamata natura prima, Buddha, essere o Sé.
Io la chiamo essenza.
La mia essenza percepisce l'essenza della realtà ma esse sono Una sola.
L'essenza è Universale.
E' solo l'Universalità a percepire se stessa.

Durante la meditazione ti concentri.
Giungi all'essenza dopo aver quietato il corpo e la mente.
Non la vedi, non la pensi: lo sei.
Tu sei la tua essenza.
Lo sei sempre stato e sempre lo sarai.

Tu sei Universale.
Tu sei eterno.
Quindi Tu sei immortale.
La tua vera essenza lo é.
Il tuo corpo non lo è e nemmeno la tua mente, ma tu lo sei.
Il corpo e la mente sono tuoi, non sei te.
Tu sei altro.
Tu sei quello.

mercoledì 9 luglio 2014

Meditare



Meditare non significa pensare, né ragionare e neppure riflettere.
Meditare significa prendere consapevolezza.
Il Buddha insegnava di sedersi essendo consapevoli di essere suduti, camminare essendo consapevoli di camminare  e così via.
Prendere consapevolezza dell'istante in cui si vive, aiuta a centrare la mente, a focalizzrla, a fermare quella scimmia saltellande che é e costringerla a stare seduta e  ferma su quello che state facendo, su dove siete.
E su chi siete.
Si, perché  una tale consapevolezza del corpo, presto si trasformarà in una consapevolezza della vostra essenza.
Il fermarsi della mente vi libererà, gradualmente, delle due più grandi illusioni che vi pesano sulla testa.
L'illusione di essere mente e l'illusione di essere corpo.
Voi non siete mente.
Voi non siete corpo.

Non siete i vostri pensieri.
Non dovete identificarvi con essi, perché essi non hanno consistenza, non sono reali, sono la cosa meno reale che esiste.
Guardateli nascere, infuriare nella vostra testa e inevitabilmente esaurirsi. Svanire nel nulla. I vostri pensieri, le vostre preoccupazioni, le vostre convinzioni, i vostri progetti: niente di questo ha un'esistenza propria al di fuori della vostra mente.
E la vostra mente non è nient'altro che l'insieme dei vostri pensieri.
Non ha un'esistenza indipendente. Non ha una natura propria: é solo la massa dei vostri pensieri.
Non è nemmeno il vostro cervello.
Il cervello è un organo, la mente - i pensieri - sono il prodotto della sua attività.
Nello stesso modo che la vostra cacca è il prodotto dell'attività del vostro intestino.
Voi non siete intestino come non siete cacca, allo stesso modo non siete cervello come non siete pensieri.
Con la meditazione i pensieri si mostreranno per quello che sono: spettri creati dalla vostra mente.
La mente si rivelerà inconsistente, irreale, un altro pensiero tra gli altri. Un altro spettro.
In questo modo potrete riacquistarne possesso.
Utilizzarla, senza identificarvici.
Utilizzare i pensieri senza farvi controllare da essi.
Senza che vi tormentino e vi torturino.

La stessa cosa sarà del corpo.
Non siete il vostro corpo, non siete i vostri organi.
Anche questi sono solo transitori: le cellule di cui sono composti si rinnovano continuamente come l'acqua che passa nel fiume. L'acqua passa ma il fiume resta. Eppure non è mai la stessa acqua, rimanendo lo stesso fiume. Il vostro organo cambia e si rinnova di continuo ma voi rimanete.
Non siete il vostro corpo.
Cercate la vostra essenza al di là della dualità, della divisione, del flusso del divenire.
Al di là del mutare della mente e del corpo sta la vostra essenza.
Quello è il vostro Io.
Il vostro essere.
Ciò che siete.
Non dovete diventarlo, lo siete già, siete già illuminati, siete già quello che dovete essere.
Non dovete fare altro che vederlo.
Guardatevi in faccia.
Cercate il vostro vero volto.
La realtà, al di là di goni individualizzazione.
Al di là di ogni dubbio.

martedì 8 luglio 2014

Il sé





Domanda: Chi è il mio vero Io? Chi sono veramente? Come faccio ad essere sicuro di averlo trovato?

Risposta:  Il tuo vero Io è semplicemente la tua essenza.
Quello che rimane quando hai fatto fuori tutte le tue  identificazioni.
La risposta non sta nel capire quale è il tuo Io, ma in cosa é.
Per questo è necessaria una ricerca, un indagine.
Devi chiederti cosa è quell'Io che premetti sempre prima di ogni verbo.
Quell'Io individuale che mangia, respira, dorme, piange, ride e così via.
E' reale quell'Io?
Cosa è?
Non quale è, ma cosa.
Esiste davvero un Io individuale?
E se esiste cos'é?
Dove é?
Mostramelo, anzi mostralo a te stesso.
A chi lo mostri?

Non darti risposte, aggrappati a quell'Io individuale.
Lo sentirai presto svanire tra le tue mani.
Più lo stringi più perderà di consistenza.
Si scioglierà come neve al sole.
Rimarrà solo la tua essenza che non è individuale ma universale.
Quello sei tu.
Tu sei quello.

L'ho chiamata essenza, altri la chiamano Dio o Buddha o con altri milioni di nomi, ma è sempre quello.
Il se'. L'Io vero.
Tu.
Di fronte a questo non ci sono dubbi.
Non è una risposta che nasce dalla tua mente.
Travalica la mente.
Perché la mente fa parte delle tue illusioni.
E' una risposta che puoi solo percepire.
Sentire come evidente.
Come vera.

lunedì 7 luglio 2014

Connettersi



Domanda:  .... come si fa a connettersi con se stessi????

Risposta: connettersi con se stessi vuol dire riconoscere la propria identità.
 Sapere chi si é, chi si è veramente. 
Per farlo devi chiederti chi sei.
Sembra una domanda stupida o come minimo banale. sembra semplice. Come sarebbe a dire chiedersi chi si é? E' normale, non ti pare.
Tanto normale che nessuno se lo chiede mai.
Non nessuno, la maggior parte, diciamo.
Chi se lo chiede, prima o poi, fa una scoperta incredibile: non è chi credeva di essere.
Prova. Poniti la domanda.
Chi sei?
Chi sei veramente?
Sei corpo?
Sei mente?
Sei azione?
Sei sonno?
Chi sei?
Chi è quell'IO di cui sei tanto sicuro.
Sei il tuo lavoro? Oppure il tuo partner? Oppure la tua famiglia? Oppure i tuoi figli?
Chiediti chi è quel te stesso?
Si identifica con il tuo denaro, la tua posizione, la tua reputazione o l'immagine che gli altri hanno di te?
Chi sei?
Chi è quell'Io che sta dietro ogni tua attività.
Dici: "Io ci provo. Io penso. Io rido. Io soffro. Io amo. Io piango."
Ora chiediti chi è che prova, chi è che pensa, chi è che ride, chi è dhe soffre, chi è che ama o piange.

Non desistere e non accettare la prima risposta che trovi.
Questo chiedersi è già essere connessi.

venerdì 4 luglio 2014





Cosa intendi quando parli di Universo?
L'Universo, secondo il suo significato latino, è  "tutto ciò che ruota come uno", ma anche  τὸ πᾶν (tò pán) cioé "il tutto".
L'Universo è Tutto, ma l'Universo al tempo stesso è Uno.
Essendo Tutto, tu ne fai parte.
Essendo Tutto, tu allo stesso tempo 'lo' sei.

Se tu sei l'Universo, sei anche ogni cosa che ne fa parte, ogni cosa che 'lui' è.
Tu sei al tempo stesso Tutto ed ogni cosa.

Se sei l'Universo, puoi influenzarlo.
Di più se ne diventi consapevole la tua volontà diventa quella del Tutto, dell'Universo, e di ogni cosa.
Anche tu sei Tutto e Uno.
Individuale e Universale allo stesso tempo.
Lo sei anche adesso, che soffri perché senti che tutto è contro di te, che le cose non vanno come vuoi, che l'Universo o Dio o la Materia o l'Energia o quel che vuoi ce l'anno con te.
Non è l'Universo a essere sbagliato e nemmeno tu, se è per questo.
Solo non sai che non esiste niente fuori di te.
L'Universo sei tu.
Connettiti con te stesso.
Ritorna in te stesso.
Sii quello che sei.
Quello che sei sempre stato.
Quello che sarai sempre sempre, a prescindere anche dalla tua presa di coscienza.
Non hai bisogno di essere salvato.
In realtà non hai bisogno di niente.
Devi solo tornarne consapevole.


giovedì 3 luglio 2014

Illusione

Nessuna crescita personale sarà mai priva di ipocrisia finché intono a noi lasceremo che la gente si uccida.
Nessuna spiritualità può lasciare fuori i fratelli.
Nessuna illuminazione individuale è possibile.
Nessuno si salva da solo.
Nessuno migliora da solo.
Qualsiasi preghiera, meditazione, celebrazione, pratica spirituale sarà mai pura finché intorno noi i bambinicontinueranno a morire di fame, uomini e ragazzi saranno torturati, uccisi o spediti a combattere, le donne saranno considerate oggetti da utilizzare e il pianeta come un nostrodominio personale.

Si illude chi pensa di migliorare con intorno questo mondo.




FERMATE LA GUERRA
 
TUTTE LE GUERRE
 
OVUNQUE