martedì 7 maggio 2013

osservato e osservatore



Agiamo o siamo agiti?

Credo che il problema non sia nemmeno questo. Prima rispondiamo a queste altre domande: cosa siamo in realtà  noi? cosa diamine è questa realtà? che rapporto c'é tra noi e la realtà?

Sono veramente cose distinte?
Si tratta davvero di cose differenti?
E' davvero provabile una realtà esterna distinta da noi?
E' possibile un osservato senza un osservatore? E' possibile che l'osservatore possa esistere senza osservare e quindi senza una realtà da osservare?
E se l'esistenza entrasse in atto solo al momento in cui avviene l'osservazione?
E se questo stesso atto esistenziale fosse alla base della perdita della stessa coscienza di sé tramite la falsa individuazione di un osservatore d e di un osservato?
Cosa c'é prima, quindi dell'osservazione, se non ol vuoto e l'unità tra osservato e osservatore?

1 commento:

  1. Non devo assolutamente pensare ma agire d'istinto al di fuori di qualsiasi logorroico ragionamento...
    Non sono nella realtà ,ma non sono neppure nell'immaginazione..
    Sono spesso nela parte piena o vuota del mio io, nella luce o nell'ombra, nel giorno o nella notte...

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