martedì 12 novembre 2013
Andare oltre...
Mi piacerebbe che la smettessimo, tutti, con quest'idea di un Dio persona. Un essere vivente singolo e definito che abita realmente lo spazio ed il tempo insieme a noi. Un essere che si approccia con noi con sentimenti simili ai nostri. Una persona o, peggio, tre. Un'entità che "deve" essere buona; che, bada caso, ci ama, che ama proprio noi o addirittura il nostro popolo. Che si adira e che perdona.
Questo Dio è troppo simile a noi per essere quell'entità suprema che cerchiamo. Quel senso profondo delle cose che vorremmo trovare.
E' troppo complicato per essere la verità, perché la verità è troppo semplice per essere avviluppata in idee così contorte come la consustanzialità, la trinità, la transubstanziazione, il padre che ha un figlio da solo o la verginità di corpo, d'anima o entrambe.
Quel Dio non ci serve a niente.
Non è quello che cerchiamo.
E' ora che cerchiamo l'essenza.
Il significato del significato.
Ciò che è universale e non ha bisogno di essere tradotto.
Ciò che capisci senza pensare.
Ciò che ami senza far battere il cuore.
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In sintonia per la ricerca interiore e del Dio Vero, quello che ricolma i nostri bisogni più profondi, Colui che ci compenetra e ci rende vivi, dignitosi e giusti. Tutto il resto è solamente spazzatura umana .
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