MEDITAZIONE TAOISTA
Meditazione taoista: storia e origine
La meditazione taoista rientra nelle tecniche di lunga vita originarie dell’antica Cina. I maestri dell’epoca, come Lao tzu e Chang San Feng, avevano individuato i segreti della forza che scorre in tutte le cose, origine della vita stessa: il Qi. Nel nostro organismo, questa energia scorre sotto forma di due entità, lo Yin e lo Yang, lungo dei canali immaginari, denominati meridiani. Il corretto fluire del qi consente salute, benessere e longevità; al contrario, può dare origine a malattie, disagi psichici e problemi emotivi. La meditazione taoista si focalizza sull’energia interna del soggetto, abbandonando ogni riferimento a ciò che ci circonda, concentrandosi invece sul Tao, ossia ciò che origina e abbraccia tutto. Meditare diventa così arte del non intervento, di nessuna azione, dell’osservazione in punta di piedi. Significa agire cercando di non sconvolgere il flusso spontaneo degli avvenimenti.
La meditazione taoista presenta delle profonde differenze rispetto alle pratiche analoghe sviluppate da altri sistemi di sviluppo interiore, in quanto essa è caratterizzata dalla focalizzazione sull'energia interna e la sua coltivazione. Dopo che le basi per la coltivazione dell'energia interna sono state poste attraverso la pratica del Qi Gong e del Tai Chi, il praticante potrà accostarsi alla pratica della meditazione taoista. Odierni studi incentrati sugli effetti di queste tecniche dimostrano l’azione sullo stato generale dell’organismo, attraverso un coinvolgimento del sistema nervoso centrale e di quello vegetativo.
Meditazione taoista: benefici
Gli antichi taoisti svilupparono alcune tecniche di meditazione finalizzate ad attenuare e ad annullare l'effetto che le emozioni negative come paura, odio, tristezza e ira potevano avere sulla struttura energetica, in quanto causa di perdite di qi e accumuli di energia negativa. Meditante la meditazione taoista si è in grado di ottenere diversi benefici riconducibili all’approccio alla vita personale, considerata con una profondità maggiore. Si imparerà a trasformare le emozioni negative in sentimenti positivi e virtù, a raffinare e a dispensare l’energia sessuale grezza, a gestire i momenti fondamentali della propria esistenza, ad essere presenti nei sogni, a sentire il dinamismo del proprio corpo e porvi rimedio e ad entrare in contatto con le energie intorno a noi. Tramite la meditazione taoista, il praticante imparerà come produrre costantemente energia creativa, elevazione del livello di coscienza della persona.
Meditazione taoista: descrizione della tecnica
La meditazione taoista si suddivide in due categorie: Ru Jing e Cun Si. Ru Jing significa entrare nella tranquillità e prevede una semplice contemplazione, priva di concentrazione, allenando la mente a essere consapevole in modo silenzioso. È quello che i taoisti chiamano il digiuno della mente: il praticante si siede sul bordo del fiume e ascolta la corrente, facendo esperienza diretta della realtà, senza alcun filtro di pensiero. Non è semplice restare seduti e ascoltare, senza permettere alla mente di fantasticare col pensiero. Osservare in silenzio, in maniera distaccata il nostro respiro oppure un elemento naturale come un albero, come le nuvole nel cielo o il movimento del mare rende la nostra mente tranquilla, centrata e silenziosa; una mente silenziosa riesce ad avvertire più facilmente gli squilibri e i messaggi del corpo, divenendo abile nel muovere e dirigere il qi.
Il Cun Si prevede visualizzazioni a scopo terapeutico e concentrazione. Con visualizzazioni vengono intese le immagini create coscientemente dalla mente in modo del tutto intenzionale. Il credere provoca cambiamenti a livello fisico, evincibili nella produzione di neurotrasmettitori, ormoni e anticorpi. La pratica del Cun Si insegna a sostituire le immagini e le emozioni negative con quelle positive, trasformando e riciclando l’energia che ristagna. Invece di pensare al corpo come malato, chiuso, insensibile, freddo o inquinato, lo si immagina quale dimora di forze potenti e pure. L’immaginazione così concepita non è l’unico fattore nella salute, ma riveste un ruolo determinante. La meditazione taoista non rappresenta quindi una fuga dalla realtà, bensì uno strumento per vivere, adattarsi e conoscere la realtà.
Meditazione taoista: adatta per
La frenesia della vita quotidiana ci porta quasi sempre a utilizzare, se non sprecare, più energia di quanta ne abbiamo normalmente a disposizione. Non avere energia fisica o emotiva può portare alla depressione e all’insoddisfazione per la vita stessa. La meditazione taoista si rivela efficace per chi vuole imparare a gestire le proprie energie, garantendo piena consapevolezza delle proprie potenzialità, per poter agire in base ai propri limiti. Chiunque si prefigga come scopo quello di conoscere le proprie realtà più intime, può ottenere risultati sorprendenti, seguendo un sistema elaborato, migliorato e consolidato nei millenni dai maestri taoisti e reso attuale per le esigenze della moderna società dai maestri viventi. A livello fisico, oltre alla respirazione e alla concentrazione della meditazione taoista, la pratica del qi gong migliora la postura e l’agilità dei movimenti, la circolazione del sangue e il metabolismo, il sistema nervoso e muscolare, rallentando l’invecchiamento, rinforzando i tessuti e rivitalizzando addirittura il cervello. È indicata specificatamente per i soggetti in età avanzata, che riescono così a rimanere in forma con vitalità.
Meditazione taoista: dove si pratica oggi
Questa pratica può essere appresa frequentando degli appositi corsi di meditazione taoista, oppure corsi di qi gong o corsi di tai chi chuan, come basi pratiche per meditare. Sono molti gli istituti culturali orientali sul territorio che propongono corsi e seminari di questo tipo. Vi è anche una gamma di palestre aperte a queste discipline. La ricerca di un vero maestro vivente è ormai impossibile, ma vi sono numerosi insegnanti taoisti e maestri di tai chi chuan che possono indirizzarvi alla coltivazione della vostra energia psicofisica.
Meditazione taoista: curiosità
La meditazione taoista ricorre a una celebre immagine, quella dell’arco, della freccia e del bersaglio, nel momento cruciale del tiro: lo scoccare della freccia. Quando l’arco viene saldamente tenuto dall’arciere, quando la corda è ben tesa, il bersaglio mirato con cura e la mente è vigile, lo scoccare consiste nel wu wei, nel non intervento dell’arciere, ossia nel rilascio della tensione del corpo, liberando lo spirito. La freccia, guidata dal soffio, si dirige verso il bersaglio seguendo una scia infallibile, conficcandosi nel centro. Così descritta, la condizione del tiro veniva tradizionalmente considerata una forma di meditazione. Questo è uno dei motivi per cui lo Shu Ching, una delle più antiche fonti storiografiche della Cina, e il Liji, testo dedicato ai principi della buona condotta, contengono diversi capitoli dedicati all’arte del tiro con l’arco.
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