La meditazione sciamanica
La meditazione sciamanica
Lo sciamanesimo è la via di accesso diretta al mondo spirituale. Lo sciamano attraverso il suono del tamburo o il ritmo dei sonagli raggiunge lo stato estatico (stato alterato di coscienza) per entrare nella realtà impercettibile dello spirito per cercare aiuto per sé stesso e gli altri.
Il suono del tamburo, battuto a 240-300 colpi al minuto, attraversando i nervi acustici che sono direttamente connessi con le parti più profonde del cervello, porta le onde cerebrali alla frequenza delle onde teta portando un rilasamento profondo e attivando visioni del nostro Sé Superiore.
Che scopo ha il viaggio sciamanico?
Lo scopo dei primi viaggi è quello di andare a cercare l’animale guida. Questo è uno spirito che è in diretto contatto con le forze dell’universo
e sarà lo spirito aiutante del mondo delle energie sottili. Fin dalla nascita abbiamo sempre avuto un animale guida nella realtà non ordinaria. Tutti noi manteniamo questo contatto inconsciamente, pensiamo ad esempio a quale animale siamo attirati maggiormente…
Nel mondo delle energie sottili in genere si cerca l’ancoraggio al Sé Superiore, la guarigione. L’animale guida è l’alleato, l’anfitrione nella realtà non ordinaria. Il tamburo è il mezzo per mantenere lo stato alterato di coscienza; il suono ritmato spinge la nostra anima nella misteriosa realtà non ordinaria, un mondo che in genere è splendido e luminoso. Nel primo viaggio si cerca di familiarizzare con il proprio animale, non è necessario fare domande; si scruta e si cerca di instaurare una relazione con esso, utilizzando qualunque modalità di comunicazione: la parola, la telepatia, la gestualità, una visione, un odore …, una emozione… Il ricordare con accuratezza che cosa è avvenuto durante il viaggio fa parte della esperienza sciamanica, accumulando ricordi e dettagli di viaggi si accumula conoscenza sciamanica.
cfr. http://www.chihararmonia.com/articoli/meditazioni-2/la-meditazione-sciamanica/
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