martedì 23 aprile 2013

Non occorre fare nulla



D: Quando mi successe non sapevo nulla di queste cose.
 
U.G.:  Sono cose che succedono e basta.
 
D: Ma io ero semplicemente seduto sul pavimento e sono successe.  ; Mi ero spaventato, pensavo di morire.
 
U.G.: È normale. Ora vuoi che si ripetano ancora. No? Grazie a Dio. La vostra ricerca spirituale finisce in quel modo. Non c'è altro modo. Non sto provando a spaventarvi, ma come vi aspettate che succeda? È la stessa cosa di coloro che prendono le droghe allucinogene e sperimentano ogni tipo di cose.
Coloro che non sanno niente di queste cose, certamente fanno un mucchio di esperienze e ciò li fa sentire come in un allegro girotondo. L'India ha innumerevoli tecniche, sistemi e metodi per procurarvi tutte le esperienze che desiderate. Questo è il motivo per cui riescono a fare queste tremende speculazioni.

D: Ma non capii come successe se fu con la meditazione, o con altro, perché era qualche cosa di diverso.
 
U.G.: Successe -- Queste esperienze straordinarie a volte succedono. La gente le sperimenta senza sapere, senza andare alla ricerca, senza fare niente in proposito. Questa è stata un'esperienza spaventosa per te. Ma tu vuoi fare si che queste esperienze spirituali ti succedano ancora ed ancora. Tutto ciò che fai succedere da te stesso non ha senso. E poi ne vorrai sempre di più. E quando riuscirai ad averne di più , allora comincerai a desiderare che diventino permanenti. Felicità permanente, beatitudine permanente. Ma la permanenza non  esiste per nulla.
D:  Stai dicendo che noi "siamo quello che siamo"?
 
U.G.: Tu non vuoi accettare questo fatto, ma vuoi conoscere ciò che sei. Questo è il problema. Non hai nessun modo di saperlo. Non puoi conoscere ciò che sei. La tua conoscenza è sempre legata a quello che vuoi essere.
Quello che vedete qui è esattamente l'opposto di ciò che vi piacerebbe essere, che vorreste essere, e che dovreste essere. Cosa vedete qui? Volete essere felici, così diventate infelici. Voler essere felici crea l'infelicità. Quello che vedete qui è l'opposto del vostro obbiettivo di voler essere sempre felici. Volere un piacere permanente crea il dolore qui.
Volere e pensare vanno sempre assieme, non sono separati. Ogni vostro desiderio crea il dolore qui, perché voi cominciate a pensare. Desiderate e pensate. Se voi non desideraste più niente, il pensiero cesserebbe. Ciò non significa che il pensiero non ci sarebbe più in assoluto.
 
Non importa se state cercando di raggiungere obbiettivi spirituali o materiali. Non sto dicendo niente contro i desideri. Che voi abbiate successo o no nel raggiungere i vostri scopi dipende dal pensiero.
Realmente è il pensiero che crea i vostri problemi; ed il mio suggerimento è che i problemi non possono essere risolti sul piano etico o psicologico. L'uomo ci ha provato per secoli ma ha sempre fallito. La speranza che un giorno con gli stessi sforzi raggiungerà ciò che sta perseguendo, è ciò che lo fa andare avanti. Ma il corpo, come stavo dicendo, ha un suo modo di risolvere questi problemi perché, vedete, esso non può accoglierli in se. La sensibilità degli organi di percezione è distrutta da tutto ciò che state facendo per cercare la vostra libertà. State distruggendo la sensibilità del vostro sistema nervoso. Il sistema nervoso deve essere bene all'erta per la sopravvivenza di questo organismo fisico. Deve essere estremamente sensibile. I vostri sensi devono essere estremamente ricettivi. Invece di lasciarli in pace in modo da permettergli di usufruire di tutta la loro sensibilità, voi avete inventato quella che è chiamata la sensibilità della vostra persona, la sensibilità della vostra mente, la sensibilità che dite di avere verso ogni cosa viva attorno a voi, la sensibilità delle percezioni riguardo a tutto ciò che vi circonda. E questo ha creato un problema neurologico. Tutti i problemi sono neurologici. Non psicologici e non etici. Questi sono i problemi della società. La società è interessata allo "status quo", essa non vuole cambiare. Il solo modo che ha per mantenere lo stato delle cose o la sua continuità è attraverso il tentativo di rinchiuderci tutti nella sua struttura. Mentre ogni individuo è unico. In senso fisico è unico. La natura crea continuamente cose uniche. Essa non è interessata all'uomo perfetto; non è interessata  all'uomo religioso. Abbiamo posto davanti a noi l'ideale dell'uomo perfetto, un uomo veramente religioso. Ogni cosa che fate per raggiungere quella perfezione distrugge la sensibilità di questo corpo. Genera violenza nel corpo, il quale non è interessato a queste cose. Qualunque sia la cosa che i nostri antenati anno sperimentato -- consapevolez za di se coscienza di se -- con essa hanno piantato i semi della totale distruzione dell'uomo. Tutte le religioni sono sorte dalla divisione nella coscienza nell'uomo. Tutti gli insegnamenti di questi maestri, distruggeranno inevitabilme nte la razza umana. Non c'è scopo nel fare rivivere tutte queste cose e dare il via ad  un nuovo movimento. Sono cose morte, finite.
 
Tutto ciò che è nato dalla divisione nella nostra coscienza, è distruttivo, è violento. È così perché il suo fine non è di proteggere questo organismo vivente, non la vita, ma solo la continuità del pensiero, in modo che possa mantenere lo "status quo" della cultura o della società o comunque vogliate chiamarla. I problemi sono neurologici. Se voi date una possibilità al corpo, esso gestirà tutti questi problemi. Ma se provate a trattarli a livello psicologico o etico, non avrete successo.
 
D: Cosa intendi con "Dare una possibilità al corpo?"
 
U.G:  La rabbia è qui! Dove si trova la rabbia? Voi la sentite nel vostro stomaco. Se voi picchiate vostro marito o vostra moglie o i vostri vicini, o colpite un cuscino, non risolverete il problema. La rabbia è già stata assorbita. Voi state solo arricchendo tutti quei terapeuti che stanno facendo soldi con queste cose. Picchiare vostra moglie, vostro marito, o chiunque volete, è tutto ciò che potete fare, niente altro.
In ogni caso è il corpo che la gestisce e la assorbe. Essa è qui. È qualche cosa di reale per lui. Esso non la vuole, perché stà distruggendo la sensibilità del sistema nervoso. Il corpo assorbe tutto quanto, e voi non dovete fare nulla.
Ogni energia nata dal pensiero è distruttiva per il corpo. Quell'energ ia non può essere separata dalla vita qui. Esse (l'enerigia e la vita) sono un movimento unico. Tutte le energie di cui fate esperienza e che sono originate dal giocare con queste cose, non hanno nessuna relazione con il liscio funzionamento di questo organismo vivente. Stanno solo disturbando il funzionamento armonioso del corpo, il quale è una cosa veramente piena di pace. La pace che c'è, non è l'inane silenzio morto che voi sperimentate. È piuttosto come un vulcano che erutta tutto il tempo. Questo è il silenzio, questa è la pace. Il sangue scorre nelle vostre vene come un fiume. Se provaste ad amplificare il suono del flusso del vostro sangue, rimarreste sorpresi, -- è come il boato dell'oceano. Se vi chiudeste in una stanza a prova di suono, non sopravvivreste per cinque minuti. Diventereste pazzi, perché non potreste sopportare il rumore che c'è lì in voi.
Il suono del battito del vostro cuore è qualche cosa che voi non potete afferrare. Amate concentrarvi sui suoni e create qualche strana esperienza che chiamate "esperienza di una mente silenziosa", il che è una cosa ridicola. Assurda. Il silenzio che c'è là è un ruggito, il boato di un oceano. Come lo scorrere del sangue nelle vene.
Al corpo non interessano i vostri stati mentali o le esperienze della mente silenziosa. Non è interessato nella vostra pratica della virt&ugrav e;, ne nella pratica del silenzio. Il corpo non ha interesse nei vostri dilemmi morali, o comunque vogliate chiamarli.Non gli importa delle vostre virtù o dei vostri vizi. Più praticherete la virtù e più rimarrete viziosi. Le due cose vanno insieme. Se sarete abbastanza fortunati da liberarvi da questa ricerca della virtù, assieme ad essa verrà estromesso dal vostro sistema anche il vizio. Non sarete più viziosi.
Voi rimarrete violenti fintanto che perseguirete un ideale di non violenza, fintanto che vorrete essere persone dolci e gentili. Un uomo gentile, un uomo che pratica la virtù è realmente una minaccia. Non i così detti violenti.
U.G: In qualche punto dell'esistenza la cultura ha preso questa via sbagliata, ponendo davanti all'uomo l'ideale dell'uomo perfetto, l'uomo veramente religioso. Le esperienze religiose sono uscite da questa divisione nella coscienza umana. Fortunatamente gli animali non hanno questa divisione nella loro coscienza, eccetto, la divisione che è essenziale per la loro sopravvivenza. L'uomo è peggiore degli animali. Non aveva dubbi che avrebbe raggiunto la luna, e probabilmente vorrà conquistare tutti i pianeti, ma questa conquista non è di nessun interesse per questo corpo.
Le conquiste dell'uomo si muovono nella direzione di una distruzione progressiva e totale di ogni cosa, perché tutto quanto è nato dal pensiero, è distruttivo. Non è distruttivo solo per il corpo, ma si muove nella direzione di  distruggere tutto quanto è stato costruito fino ad oggi.
 
D: Un uomo affamato può diventare pericoloso.
 
U.G.: Il tuo corpo non è interessato alla fame per più di un giorno. Se non nutri il corpo, resterai sorpreso. Magari per qualche giorno sentirai il morso della fame.
 
D: Se uno smette di mangiare, morirà.
U.G.: Ed allora? Il corpo non muore. Esso cambia la sua forma, si dissolve nei suoi elementi costituenti. Ciò non gli interessa. Per il corpo non c'è morte. Per il pensiero esiste la morte, perché ; esso non accetta l'idea che possa finire. E siccome ha paura di fronteggiare questa situazione, ha creato la vita dopo la morte o la vita successiva. Ma questo corpo nella sua vera essenza è immortale perché è parte della vita.
 
D: Anche quando il corpo è sottoterra e si sta disintegrando?
U.G.: Ed allora? Ci sono così tante altre forme di vita che sopravvivono grazie a quel corpo. Non vi sarà di grande consolazione, ma tutti i germi faranno un banchetto sul vostro corpo, una festa, una grande festa. Se abbandonate il vostro corpo sul ciglio di una strada sarete sorpresi. Tutti i germi indiranno un giorno di festa. Renderete un grande servizio. Non per la specie umana, naturalmente, ma per diverse specie di micro organismi.
 
D: È sconsigliabile essere vegetariani ?
 
U.G.:  Ah bene. (U.G. emette un sospiro stanco).
D:  Qui andiamo avanti. U.G.:  Vegetariani a che scopo? Per motivi spirituali? Una forma di vita si nutre di un'altra forma. Questo è un fatto, che ti piaccia o no.
Vegetariano per motivi di salute, magari uno potrebbe anche. Non so. Non vedo nessuna ragione adeguata del perché uno dovrebbe diventare vegetariano. Il vostro corpo non sarà più puro del corpo di uno che mangia carne. Andate in India, osservate coloro che hanno praticato il vegetarianismo, non sono gentili, non sono in pace. Non ha niente a che vedere con la  spiritualità. -- Quello che ingerite non è il problema.
 
D: Cosa dici dell'aggressività che caratterizza chi mangia carne?
U.G.: I vegetariani sono più aggressivi di coloro che mangiano carne. Sarete sorpresi. Leggete la storia dell'India - È piena di delitti, massacri, e spargimenti di sangue -- tutto in nome delle religione. Il Buddismo è stata una religione pacifica in alcune zone, ma si è espressa come la religione più violenta in Giappone. C'erano le armi nascoste nei templi ed erano distribuite per combattere. Questa è storia, non una mia opinione personale. Questo è ciò che io enfatizzo, cioè che i maestri ed i loro insegnamenti sono responsabili per questa brutta situazione nel mondo. Tutti questi messia non hanno creato altro che pasticci. (Qui U.G. gioca sulle parole inglesi - Messiah = messia - e - mess = pasticcio). E i politici sono gli eredi di quella cultura. Non serve biasimarli e chiamarli corrotti. Loro, i maestri spirituali erano corrotti.
Quelli che parlarono d'amore erano corrotti, perché quegli insegnamen ti hanno creato una divisione nella coscienza. Non esonerate quei maestri. I loro insegnamenti non hanno portato altro che disordine in questo mondo, e questo in prospettiva distruggerà  non solo l'uomo, ma tutte le specie viventi di questo pianeta. Tutto è uscito da quell'ideale di amore.
Non sono gli scienziati o i politici che sono responsabili. Loro hanno il potere di distruggere nelle loro mani, e lo useranno. Ci sono abbastanza lunatici al mondo che potrebbero premere i fatidici bottoni collegati ai missili atomici. Ma dove si è originata questa violenza? La religione non salverà l'uomo, ne l'ateismo, ne il comunismo, nessuno di questi sistemi. Voi non potete metterli su di un piedestallo e poi dire che non sono responsabili. Non solo gli insegnamenti, ma anche gli insegnanti stessi hanno seminato il germe di questa  violenza che abbiamo oggi nel mondo. Gli uomini che insegnarono l'amore sono responsabile , perché l'amore e l'odio vanno assieme. Come potete esonerarli. Non biasimate i seguaci, loro sono stati originati dagli insegnamenti. Questa è storia, non una mia opinione personale. Conoscete la storia dell'Europa . L'inquisizione. "Nel nome di Gesù" Perché volete ridare vita a quelle religioni? a che fine? "Torniamo al cristianesimo" è lo slogan in voga dovunque. Non sto condannando una cosa in particolare. Tutte sono responsabili. Parlare d'amore è una delle cose più assurde. Devono essere in due per parlare d'amore. Ma dove c'è divisione, c'è distruzione . La gentilezza necessita di due entità. Voi siete gentili con qualcuno, oppure siete gentili con voi stessi. C'è comunque una divisione là nella coscienza. Ogni cosa nata da quella divisione è un meccanismo difensivo, ed alla lunga diventa distruttivo. Il pensiero sta provando a difendere se stesso, quello è il motivo per cui cerca la continuità. Il corpo non è interessato nel proteggere se stesso. Qualsiasi intelligenza sia necessaria per la sopravvivenza del corpo, essa è già presente.
La giungla che abbiamo creato attraverso la nostra presunta organizzazione, ha bisogno di quell'intelletto, e delle conoscenze che noi abbiamo acquisito attraverso i nostri studi e la nostra cultura.
Il corpo ha una sua esistenza parallela ed è interessato ad un tipo diverso di sopravvivenza, perché non c'è fine alla vita di questo organismo vivente. L'io è solo un'espressione della vita. Se io e voi moriamo, la vita continua ad andare avanti. Si spengono alcune luci, ma l'elettricità non finisce. Qualcosa d'altro subentra. La vita non ha interesse nell'uomo. Sfortunatamente l'uomo ha tali poteri distruttivi, che hanno avuto origine dalle sue esperienze passate.
Parlare di voler capire se stessi, di guardare se stessi, è un momento di divisione nell'uomo, nato da quell'auto consapevolezza. Questo è il fondamento sul quale si basa l'intera struttura  psicologica. D: Ma come possiamo liberarci da questo pensiero duale?
 
U.G.: Non potete. Non è nelle vostre mani. Tutto ciò che fate aggiunge forza a quello. Volete morire? No.
 
D: Una volta ho sperimentato un tremendo momento di unità.
U.G.: C'è un disturbo nel metabolismo del corpo, prodotto dall'uso delle droghe, o attraverso la meditazione, o attraverso qualcuno dei sistemi o delle tecniche che l'uomo ha inventato, ed in conseguenza di ciò voi potete sperimentare l'unicità e l'unità della vita. Guardate all'India, che predica l'unità, e l'unicità della vita. Ci sono grandi metafisici, filosofi là, che discutono in eterno queste cose. Ma non servono a niente nella vita pratica della gente.
 
D: La comprensione che c'è in quel dualismo, l'inizio di quella comprensione ....
U.G.: La comprensione è dualità. Se non è presente quella divisione non c'è nulla da comprendere. Lo strumento che state usando per capire le cose è il solo strumento che avete. Non ci sono altri strumenti. Voi potete parlare di intuizione, o di centinaia di altre cose. Sono tutte modificazioni del pensiero. L'intuizione è una forma di pensiero più sottile, ma è ancora pensiero. Tutto ciò che intuite attraverso l'aiuto di quello strumento non vi aiuta a capire niente. Questo (il pensiero) non è lo strumento, e non ci sono altri strumenti.
Qual'è la necessità di capire? La vostra richiesta di comprensione è solo al fine di cambiare voi stessi. Qualsiasi cosa siate, voi volete cambiare. Volete modificare la struttura del vostro pensiero, così che possiate cominciare a pensare e sperimentare in modo differente. Ma in pratica non c'è possibilità di cambiamento in voi.
Il vostro desiderio di capire ogni cosa è solo al fine di cambiare, ma allo stesso tempo avete paura del cambiamento. Il desiderio di queste due cose contrastanti ha prodotto una situazione nevrotica nell'uomo. Questo è il conflitto che esiste dentro di voi tutto il tempo.
 
D: Se possibile noi dovremmo vedere quel conflitto.
 
U.G.: Il vedere stesso è un momento di divisione. Ci sono due entità. Sapete, gli indiani sono maestri in questo gioco -- il vedente e il visto, l'osservatore e l'osservato. Sono grandi esperti in questo tipo di  gioco. Ma cosa c'è là da vedere? Chi è che sta vedendo? Ci sono due cose? Cosa fate quando vedete? Siete ritornati ancora al pensiero.
 


IL CORAGGIO DI ESSERE SE STESSI

Dialoghi in Amsterdam tra U.G. e alcuni amici
Titolo originario: "The courage to stand alone"
Tratto dai nastri di: Henk Schonewille
Trascritto in internet da: Ellen Chrystal
Traduzione di: Piazza Pierluigi
Supervisione: J.S.R.L.Narayana Moorty

1 commento:

  1. questo dialogo è molto interessante . U.D riassume le identità diverse di un popolo . penso che sia normale ognuno ha le sue idee ,sensibilità ,convinzione .... ognuno deve praticare le sue convinzine in piena libertà senza nuocere a nessuno . vivi e lascia vivere !!! pace a te !!! IVANA

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