lunedì 22 aprile 2013

W lo spettacolo



Gesù Cristo disse di non essere mai stato a una partita di pallone. Così ce lo portammo, il mio amico ed io. Era una feroce battaglia tra i Picchiatori Protestanti e i Crociati Cattolici.
I primi a segnare furono i Crociati . Gesù applaudì entusiasticamente e lanciò in alto nell'aria il suo cappello. Poi segnarono i Picchiatori. E Gesù applaudì entusiasticamente e lanciò in alto nell'aria il suo cappello.
Un uomo da dietro apparve perpless. Diede un colpetto sulla spalla di Gesù e chiese: <<Per chi fai ilp tifo, mio buon uomo?>>
<<Io?>>, rispose Gesù, ormai visibilmente eccitato dalla partita. <<Oh! Io non faccio il tifo per nessuno dei due. Sono qui solo per godermi la partita>>.
L'uomo si rivolse al suo vicino e sogghignò:<< Hmm, un ateo!>>.

Sulla via del tirorno informammo Gesù sulla situazione religiosa del mondo d'oggi. <<La gente religiosa è strana, Signore>>, dicemmo, <<sembra sempre che pensino che Dio è dalla loro parte e contro la gente dell'altra parte>>.

Gesù si disse d'accordo. m<<Ecco perché non appoggio le religioni, ma la gente>>, disse. <<La gente è più importante delle religioni. L'uomo è più importante del Sabbath>>.
<<Dovresti stare  attento a quello che dici>>, dise uno di noi preoccupato. <<Sei già stato crocifisso una volta per aver detto questo genere di cose, lo sai>>. <<Si ... e da persone religiose>>, disse Gesù con un sorriso forzato.

A. De Mello,  il canto degli uccelli, 1986 Edizione Paoline Milano.

Una volta mi chiesero da quale parte stessi, quale religione seguissi ed io risposi dinon essere tifoso, ma solo uno sportivo: amo il calcio, io.

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