lunedì 9 settembre 2013

Una mappa di tutti i conflitti attualmente in corso nel Mondo. Tratto da warnews.it
Aceh
Aceh è una provincia autonoma dell'Indonesia, situata nell'estremità settentrionale dell'isola di Sumatra. Dal 1976 è teatro di una guerra tra i ribelli del Movimento Aceh Libero (GAM) e l'esercito indonesiano. I morti, secondo le fonti più accreditate, sono almeno 12mila, ma altre fonti parlano di 50mila, o addirittura 90mila.

Afghanistan
Osama Bin Laden è stato giudicato il responsabile degli attentati dell'11 settembre 2001 contro le Twin Towers ed il Pentagono. La reazione degli USA i dei loro alleati è sata di abbattere il regime del Mullah Omar e dei Talebani, accusati di nascondere Bin Laden.

Algeria
Intorno alla seconda metà degli anni '90 sanguinose stragi commesse dagli estremisti islamici si contrapponevano a violente controffensive da parte dell'esercito governativo. Dopo 100.000 morti (150.000 secondo bilanci indipendenti) la guerra non è ancora conclusa.

Burundi
L'ultimo decennio di guerra tra le due maggiori componenti etniche del Burundi, i Tutsi e gli Hutu, iniziato nel 1993, ha provocato almeno 300.000 morti ed un milione di sfollati.

Cecenia
Con l'indipendenza della Cecenia nel 1991 la Russia aveva perso il controllo su un'area di enorme importanza strategica. La sua riconquista era un imperativo per Mosca. Le sue truppe invasero la Cecenia nel 1994 senza risultati. 100mila i morti ceceni. Il nuovo premier russo Putin ha invaso la Cecenia nell'ottobre del 1999. I ribelli ceceni resistono nella parte meridionale del Paese, dove ora si concentrano le operazioni belliche delle forze armate russe.

Colombia
Da quasi quarant'anni la Colombia è sconvolta da una sanguinosa guerra civile tra governo, paramilitari e gruppi ribelli di estrema sinistra. All'origine di questo conflitto (300.000 morti) vi è una enorme disparità sociale tra classi dirigenti e popolazione.

Congo R.D.
Una "Guerra Mondiale Africana", come è stata definita, che vede combattersi sul territorio congolese gli eserciti regolari di ben sei Paesi per una ragione molto semplice: il controllo dei ricchi giacimenti di diamanti, oro e coltan del Congo orientale. Almeno 350mila le vittime dirette di questo conflitto, 2 milioni e mezzo contando anche i morti per carestie e malattie causate dal conflitto.

Costa d'Avorio
La Costa d'Avorio, ex colonia francese, conquistò l'indipendenza il 7 agosto 1960 e il 27 novembre dello stesso anno venne eletto presidente Felix Huophouet-Boigny, che governò lo stato africano per sette mandati consecutivi rimanendo in carica sino alla sua morte nel dicembre 1993. L'errore più grande commesso da Huophouet-Boigny fu quello di non riuscire a scegliersi un successore.

Eritrea-Etiopia
Dopo una guerra trentennale (1962-1991), l’Eritrea ottiene finalmente la propria indipendenza dall’Etiopia nel 1993. Senza però stabilire confini chiari e definitivi. Dopo un rapido deterioramento dei rapporti tra i due Paesi, nel 1998 le truppe di Asmara decidono di varcare il confine, dando inizio a una guerra a tutto campo (1998-2000). Dopo 2 anni di conflitto e decine di migliaia di vittime (più di 70.000), Etiopia ed Eritrea cessano le ostilità e si affidano all’Onu ma i due Paesi sono ancora ben lontani dall’aver trovato un accordo.

Filippine
Dal 1971 i musulmani di Mindanao hanno iniziato una lotta armata per l'indipendenza dell'isola. La guerra tra l'esercito di Manila e i militanti del Fronte di Liberazione Islamico dei Moro (MILF) ha causato fino ad oggi 150mila morti.

Haiti
Dai primi giorni del mese di febbraio 2004, una rivolta armata sta mettendo a ferro e fuoco il piccolo stato caraibico. I ribelli chiedono al presidente Jean Bertrand Aristide di lasciare l'incarico mentre avanzano minacciosi verso la capitale Port-Au-Prince. La situazione economica e sociale del Paese sfiora il disastro umanitario.

Israele-Palestina
Un lungo conflitto, che affonda le sue radici nel dopoguerra, il 14 maggio del 1948, quando Ben Gurion dichiarò l'indipendenza di Israele, dopo la decisione delle Nazioni Unite di dividere la Palestina di uno Stato arabo e in uno Stato ebraico. Dopo oltre mezzo secolo di guerre e di patti storici, di atti terroristici e di speranze di pace andate in fumo, il sogno di "due popoli due Stati" resta purtroppo ancora un'utopia.

Kashmir
La rivolta del Kashmir, ancora in pieno svolgimento nonostante le incoraggianti iniziative di pace, è iniziata nel 1989 ed ha sempre rappresentato una guerra per procura tra i due colossi asiatici Pakistan e India (che dispongono anche di testate atomiche).

Kurdistan   
È più di mezzo secolo che i Kurdi distribuiti tra Turchia, Iraq e Iran auspicano la nascita di uno stato kurdo. Nemmeno l’arresto di Ocalan, leader del PKK Partito dei lavoratori curdi fondato nel 1973 su forte ispirazione marxista, ha interrotto i conflitti ulteriormente aggravati dal conflitto in Iraq.

Liberia
La più antica Repubblica d’Africa (1847) è devastata da 14 anni di guerre civili. L’ultimo capitolo del terrore si è chiuso nell’agosto del 2003 con l’esilio del dittatore ed ex signore della guerra Charles Taylor, al potere ininterrottamente dal 1997. Ma il dopo Taylor è tutt’altro che pacifico.

Nepal
I guerriglieri maoisti del Nepal sono in lotta contro la monarchia costituzionale del re Gyanendra (creduto l’incarnazione del dio Visnhu) dal 1996. 8000 le vittime in tutto l’arco del conflitto. Scontri a fuoco, rapimenti, attentati e estorsioni avvengono quotidianamente.

Nigeria
La Nigeria è divisa in oltre 250 gruppi etnici-linguistici diversi. Le religioni principali sono il Cattolicesimo e l'Islam, ma anche molte religioni tradizionali dell'Africa. Queste differerenze religiose sono alla base dei conflitti sviluppatisi in questo paese. Gli scontri principali si sono verificati tra le popolazioni musulmane del nord, gli Hausa-Fulani, e quelle cristiane-animiste del sud, Yoruba.

Repubblica Centrafricana
Dal 25 ottobre 2002 la Repubblica Centrafricana è dilaniata da una guerra civile che oppone i ribelli di François Bozizé, ex- capo delle forze armate, al presidente Félix Patassé, in carica dal 1993.

Somalia
Dopo l'uscita di scenda del presidente Siad Barre nel 1991, è iniziata una violentissima guerra di potere tra i vari clan del Paese, guidati dai cosiddetti "signori della guerra”. Una spirale di violenze che, fino ad oggi, ha provocato quasi mezzo milione di morti

Sri Lanka
Dal 2000 la Norvegia si prende carico di far da mediatrice alla guerra infinita tra cingalesi e tamil: nel 2002 Oslo ottiene il risultato di uno storico  cessate il fuoco, che, per quanto poco rispettato, regge, almeno sulla carta. La guerra ventennale dello Sri Lanka ha provocato 64mila morti e almeno un milione di sfollati.

Sudan
La guerra civile in Sudan è in corso ormai da 20 anni. Nel Darfur, un'area grande quasi due volte l'Italia, è in corso un violentissimo conflitto fra gruppi armati locali e milizie filo-governative. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità dal marzo 2003 sono morte circa 70.000 persone. Attualmente nel Darfur muoiono circa 10.000 persone al mese.

Uganda
Una guerra civile che dura da quasi 20 anni e che ha provocato una grave crisi economica. L'LRA è la forza ribelle che terrorizza le province del nord dell'Uganda fin dal 1987, abitate dagli Acholi, ai confini con il Sudan. Ed è proprio in Sudan che gli Olum ("erba" così vengono chiamati in lingua Acholi) hanno le loro basi e da lì partono molti dei loro attacchi.
Dossier: 
da http://www.documentazione.info/conflitti-attualmente-in-corso-nel-mondo

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