lunedì 13 gennaio 2014

Illuminazione








Un giorno Bawu decise di lasciare sua moglie, sua figlia appena nata, sua madre e la casa di suo padre per salire sulla montagna e imparare da un vecchio eremita che viveva in una grotta.
Una mattina, di buon'ora, salutò la moglie in lacrime e la bambina che ancora dormiva, carezzo le guance rugose della madre, si inchinò ancora una volta di fronte alla tomba di suo padre e partì per la montagna.
Dopo qualche mese passato a cercarlo, finalmente trovò il vecchio eremita che sorvegliava un piccolo fuoco di fronta ad una grotta; lo pregò di insegnargli ed il vecchio, dopo un po' di tempo, si lasciò convincere dalla sua insistenza e lo accettò come allievo.
Le stagioni si susseguirono e Bawu, con grandi sforzi, imparò a meditare ed a digiunare.
Dopo cinque anni, il maestro gli disse che era il momento che scendesse a vale per completare la sua strada ma Bawu rispose che se aveva ancora qualcosa da completare non poteva che farlo lì accanto al suo maestro.
Bawu perfezionò il suo ascetismo, divenne consapevole di sé stesso e del mondo intero, risuciva a rimanere  senza mangiare per quasi due mesi ed il suo stesso maestro riteneva la sua saggezza superiore alla sua.
Dopo altri tre anni il maestro gli disse che era il momento che scendesse a vale per completare la sua strada ma Bawu rispose che se aveva ancora qualcosa da completare non poteva che farlo lì accanto al suo maestro.
Bawu, insisté nella pratica finche raggiunse infine l'illuminazione, la sua fama si santo si diffuse oltre le montagne e raggiunse la grande città: lo stesso imperatore mandò da lui  un gruppo di monaci perché li istruisse. Questi costruirono per lui un monastero ed i suoi insegnamenti vennero scritti.
A questo punto il maestro gli disse di nuovo  che era il momento che scendesse a vale per completare la sua strada ma Bawu rispose che se aveva ancora qualcosa da completare non poteva che farlo lì accanto al suo maestro.
Bawu non capì e sul momento pensò che il suo maestro fosse ormai diventato vecchio. Qualche mese dopo, però, decise di seguire quello che forse sarebbe stato il suo ultimo insegnamento.
Partì al mattino di buon'ora, saluto i monaci e nominò uno di loro abate, raccomandandosi che seguisse gli insegnamenti del vecchio eremita.
Quando arrivò al suo vecchio villaggio scoprì che pochi mesi dopo la sua partenza era passato un gruppo di soldati sbandati. Sua figlia era stata fatta a pezzi, sua moglie era stata violentata fino a farla morire, sua madre era stata seppellita viva nella tomba profanata di suo padre ed alla fine il capo aveva deciso di bruciare la sua vecchia casa.
Il dolore fu talmente forte che perse la ragione, radunò un gruppo di giovani, si recò da quei soldati che si erano stabiliti nel villaggio vicino e attaccandoli di sorpresa durante la notte, li uccise tutti, compresi gli abitanti del villaggio, non risparmiando né donne né bambini e neppure gli animali.
Dopo la carneficina bruciò tutto e, mentre i suoi compagni se ne tornavano a casa con il bottino, lui rimase da solo a piangere finché il fuoco si spense ed anche le ceneri finirono di fumare.
Pentito e deluso di se stesso, Bawu, tornò dal suo maestro.
Nei due mesi che era stato lontano, i monaci si erano allontanati dagli insegnamenti  del vecchio eremita, si erano ribellati all'abate e avevano iniziato a bistricciare su chi fosse il vero suo erede; presto la lite era degenerata ed avevano messo mano alle armi fino a uccidersi tra di loro.
Il vecchio eremita, aveva provato a riportarli alla ragione ma il vincitore della carneficina, lo aveva picchiato e rinchiuso in una cantina perché morisse di fame.
Bawu lo trovò seduto sul pavimento, concentrato nella meditazione.
Era allo stremo, eppure sereno.
Avresti dovuto ascoltarmi, gli disse, la vera illuminazione va provata con la vita. Senza il confronto non puoi completare la tua strada.

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