martedì 14 gennaio 2014

बोधि





Il termine sanscrito Bodhi ( बोधि ) significa  risveglio in quanto presa di coscienza.
Deriva dalla radice verbale bodh, da cui i verbi , bodate e bodati, che significa accorgersi, apprendere, capire e così via.
L'uso di tradurre questo termine con 'illuminazione' è iniziato nel corso del XIX in ambienti legati alla Teosofia.
Successivamente tale termine è rimasto, nonostante alcuni lo ritengano inesatto se non addirittura fuorviante.

La parola giapponese (satori) è assai più vicina al senso originale di quelle italiane o inglesi (enlightment) rimandando al concetto originale di rendersi conto.
Bodhi, satori o il risveglio sono la presa di coscienza, il vedere le cose come sono, essendosi liberati dei preconcetti mentali che ce le presentano diverse.

Il concetto fondamentale è che l'origine della nostra sofferenza sta nella mancata conoscenza o nella volontaria negazione ( che possono coincidere ) della realtà, di come stanno le cose.
Il raggiungimento di questa verità e la sua accettazione possono compiere ciò che nel buddismo delle origini veniva chiamata mokṣa o liberazione.
Liberazione dal sottostare al ciclo infinito di morti e rinascite, secondo l'induismo ed il primo buddhismo.
Liberazione dalla sofferenza.
Ma ben presto inteso soprattutto come liberazione dall'errore.
Il risveglio, la presa di coscienza sono connessi ad una giusta, appropriata, retta visione della realtà.
Una conoscenza che non è raggiungibile a livello intellettuale bensì puramente intuitivo.
In questo modo, i metodi per raggiungere tale conoscenza perfetta, sono appunto sentieri: chi ci si incammina lo fa principalmente da solo.
Nessuna garanzia viene data sul cosa, né sul quando.
Viene offerta solo una direzione, un itinerario ma la strada da fare cambia da persona a persona.
Questo spiega il fiorire, pressoché infinito di maestri, scuole e tradizioni diverse.
L'unica cosa che le accumuna è solo la partenza, la direzione e  quindi il punto di arrivo; diversi sono il passo, l'andatura, i mezzi di trasporto, la velocità, i tempi e le soste. 
Unico è il fatto di arrivare a vedere semplicemente ciò che è.
Non si tratta di un sapere nascosto, né di una verità superiore.
Il Buddha è l'uomo tale quale è e la realtà tale quale è.
Niente di più.
Assolutamente niente di meno.

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