martedì 4 febbraio 2014

Grazie.







Tra tutte le pratiche spirituali, quella che pare più diffusa è la preghiera.

Tutte le religioni e tutte le chiese invitano a pregare.
C'é la preghiera privata e quella colletiva.
Quella formale e quella personale.
Quella recitata, quella cantata e quella appena sussurrata sulla punta delle labbra.

Ci sono tre tipi principali di preghiera: quella di lode, quella di richiesta e quella di ringraziamento.

Solitamente chi prega nel primo modo  lo fa per rendere lode al destinatario delle sue parole, per contemplare così la sua grandezza, la sua misericordia, la sua bontà o anche solo per ripetere i mille nomi ed i mille attributi che gli riconosce.
E' una preghiera contemplativa.
Ci si pone davanti a ciò o a colui che è l'oggetto della nostra contemplazione e si gode, semplicemente della sua presenza e della sua essenza.
Non è molto diversa dalla meditazione classica, solo che si fa uso di parole, anche solo pensate ma pur sempre di parole.

La preghiera di richiesta è forse quella più antica.
Ci si rivolge a un dio per ottenere qualcosa.
Che si tratti di un figlio, di giustizia, di salute, di guarigione, di un'aiuto generico, della forza o anche del perdono per i propri peccati, si tratta di una richiesta.
E' la preghiera più diffusa universalmente.
In ogni religione, in ogni paese, in ogni cultura e in ogni tempo si è sempre alzato le mani al cielo per chiedere qualcosa.

L'ultima è quella forse più difficile.
Per ringraziare bisogna rendersi conto di aver ricevuto un dono.
Chiedere è facile, perché è facile sentire il bisogno di qualcosa.
Ringraziare non lo è perché prima bisogna diventare consapevoli di ciò che si ha.
E spesso quello che abbia mo lo diamo per scontato.
Per noi è normale svegliarci al mattino.
Per noi è normale non avere malattie.
Per noi è normale il nostro lavoro, la nostra famiglia, l'acqua con cui ci sciacquiamo il viso, il caffé caldo, il cibo e tutto il resto.
Lo strano sarebbe il contrario.
E invece no.
Chi ti ha detto che tutto ti è dovuto?
Guarda onestamente intorno a te: ti pare che sia davvero così normale avere tutto ciò che hai.
Ma il difficile viene adesso.
La vera preghiera di ringraziamento nascerebbe proprio allora: se perdessi tutto, ti ammalassi, tua moglie ti abbandonasse, i tuoi figli si rivoltassero contro di te e tu riuscissi ancora a ringraziare per tutto ciò che hai, solo allora dimostreresti di conoscere l'importanza e la grandezza del dono che hai ricevuto.

Grazie.

1 commento:

  1. E' vero,ed e'importante far prendere coscienza di questo ai bambini. Io e mio marito preghiamo con i nostri figli la sera quando li portiamo a letto e alla fine ognuno di noi dice "un pensierino"a Dio.Io concludo ringraziando per tutto quello che abbiamo.Far capire la spiritualita'ai bambini e'importante se vogliamo che qualcosa inizi a cambiare

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Grazie per il tuo commento, é prezioso per me.