giovedì 10 gennaio 2013

Se potessi farlo senza:
  • sottomettermi al magistero del papa e della chiesa;
  • giurare di credere alla chiesa "santa, cattolica e apostolica";
  • accettare la validità documentaria di testi vecchi di duemila anni, più volte scritti e corretti e filologicamente non verificabili perché scomparsi da secoli;
  • credere in un Dio personale e antropomorfo che si adira e perdona;
  • far dipendere la mia visione religiosa e morale dal fatto che un rabbino del primo secolo dell'era volgare sia effettivamente risorto dopo la morte;
  • accettare la realtà materiale della transustansazione;
  • accettare la validità della confessione auricolare;
  • accettare la validità sacramentale, e quindi il loro valore universale, di cerimonie come il battesimo e l'eucaristia;
  • accettare l'inviolabilità per volere di Dio di quello che considero essere un libero accordo tra esseri umani adulti e consenzienti;
  • accettare la relatà materiale dell'inferno, del paradiso e del purgatorio;
  • accettare il valore della preghiera di richiesta in funzione del destino ultramondano dei defunti;
  • accettare il valore delle opere in funzione del mio destino ultramondano;
  • accettare il valore assoluto di concetti come legge morale e legge naturale;
  • accettare  una visione  in cui esista un solo modo valido di vedere le cose da imporre agli altri;
  • escludere tutte le altre visioni religiose che hanno arricchito l'anima dell'uomo negli ultimi due milioni di anni;
allora non avrei nessun problema ad essere cattolico.

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