martedì 19 febbraio 2013

Come meditare - prima parte



Dopo aver fatto questa panoramica sulla meditazione, su cosa è, su cosa soprattutto è stata, su come si può adattare a tutte le inflessioni e le sfumature, vorrei parlare di come si fa, in pratica.
Anche in questo caso, però, cercherò di scartare, pur citandole, tutte le inflessioni troppo dialettali, provando a costruire una pratica che possa essere neutra e accettabile da tutti.

Innanzitutto dove meditare.
Ovviamente l'ideale sarebbe un luogo deputato, fresco e asciutto, dove potersi ritirare senza essere disturbati; uscendo dalla fantascienza o dai monasteri, secondo me ogni luogo può andare bene, purché non sia estremo (troppa luce o troppo buio, troppo silenzio o troppa confusione, troppo caldo o troppo freddo, etc) e abbastanza solitario. Questo è l'essenziale: se amate i boschi, piuttosto che le montagne o gli scogli a picco sul mare, non esitate a sceglierli. Se amate l'incenso, accendetelo. Se non l'amate, fatene tranquillamente a meno. Molti utilizzano altari o immagini o statuette o quant'altro gli viene in mente: se vi piace fatelo, ma con la consapevolezza che non serve assolutamente alla vostra capacità di meditare. Al limite può servire a fare da motorino d'avviamento alla vostra concentrazione, solo questo. Se non avete a disposizione né un tempio, né uno dei luoghi descritti prima, accontentatevi di un angolo di casa vostra. All'inizio sarebbe meglio fosse sempre lo stesso: una volta cresciuti sarete in grado di meditare ovunque. Evitate di farlo in mezzo al soggiorno affollato di parenti e curatevi di avvertire che state meditando e che nei successivi 5/10/100(!) minuti non sarete disponibili salvo calamità naturali. Quindi nessun posto speciale, basta sia abbastanza solitario, fresco, asciutto e non troppo luminoso.

Poi, che posizione assumere.
La questione è fondamentale: seduti, sdraiati, in ginocchio, in piedi, a gambe più o meno incrociate, in equilibrio su di un arto a scelta?
In realtà non conta assolutamente niente, infatti ciascuna di queste possibilità sono attuate e attuabili da schiere di praticanti. Preferirne una piuttosto che l'altra dipende solamente dalla vostra capacità di contorcervi e di mantenere una certa posizione per un tempo sufficiente. Ovviamente l'altro limite è la tradizione ma su questo non ho niente da dire salvo che per tradizione si è fatto tutto ed il contrario di tutto, anche le cose più vergognose. Se volete seguire la tradizione, sinceramente, ci sono blog con un pedigree assai più nobile di quanto ne abbia questo. Tutti i maestri, in realtà, hanno insistitito sul fatto che la posizione deve essere comoda, stabile, e che la schiena deve rimanere dritta. Tutto qui. Mettetevi in un modo da poter rimanere immobili e con la schiena dritta per il tempo che vi serve ed iniziate con quella. Via via che progredirete vi sarà chiaro che potete meditare in ogni posizione che vi viene in mente senza problemi di nessun tipo. Personalmente, per i primi tempi, suggerisco di mettervi seduti con le gambe incrociate, ponendo un cuscino duro sotto le natiche se sentite di averne bisogno. Se la superficie su cui vi sedete è troppo dura o fredda, stendete una coperta ripiegata o qualcosa di simile sotto il cuscino. Se nemmeno questa posizione fosse praticabile, sedetevi su di una sedia dura, sempre con la schiena dritta. Potete anche provare a sdraiarvi direttamente sul letto, appoggiati su di un fianco con le gambe parallele e una mano sotto la testa, in questo modo potrebbe capitarvi di scivolare direttamente nel sonno mentre meditate: niente paura, non è il vostro obiettivo ma vi permetterà di dormire sereni se avete problemi in tal senso.

Come vestire?
Personalmente non credo sia importante, a meno che non lo sia per voi, ovvio. Alcuni non riescono a meditare se non indossano un kesa. Credo basta essere comodi, per ovvie ragioni evitate mini gonne, jeans attillati, scarpe o stivali, maglioni o vestiti da sera. Per il resto fate come dredete sia meglio per voi. Ripeto, non è fondamentale ai fini della meditazione. D'estate io medito in spiaggia seduto su di un mucchio di sabbia, con il solo costume da bagno e mi viene benissimo.

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