giovedì 21 febbraio 2013
Come meditare - terza parte
Cosa fare.
Eccoci qua: arrivati al punto caldo.
Sono finite le premesse, è il momento di parlare chiaro.
Avete scelto il posto che vi pare più giusto, avete indossato l'abito più comodo che avete trovato, vi siete procurati eventuali cuscini e/o coperte. Vi siete infine seduti nel modo più comodo che vi è stato possibile trovare - ricordate solo di tenere la schiena dritta ed il mento rientrato in modo che la nuca sia allineata con la spina dorsale.
La prima cosa da fare è placare la mente.
Fermarla.
Calmarla.
Azzerate i pensieri ed i ricordi.
Il miglior modo per farlo è concentrarsi sul vuoto.
Dovete provare a creare il vuoto dentro di voi. Il vuoto è vostro amico, non vi può fare paura.
Anche perché tutto è vuoto. E se tutto è vuoto, cosa mai avete da pensare e da fare?
In questo primo momento, appena provate a spegnere la mente, i pensieri al contrario sovraffolleranno la vostra testa. I ricordi, trovato un momento di pace, risaliranno alla superficie, scatenando mille emozioni e nuovi pensieri. Il corpo stesso inizierà a sentire di tutto: troppo caldo, troppo freddo, dolore, sete, fame, e così via.
E' tutto normale.
E, soprattutto, è già meditazione: state meditando.
Non c'é nessun risultato eclatante da raggiungere: siete seduti, siete concentrati, perciò state meditando.
E' semplice e gratuito, non pensaate che sia chissà che cosa.
La meditazione la fate voi, non dovete imitare nessuno.
Anzi, presto avrete sicuramente anche qualcosa da aggiungere o togliere o contestare a queste righe.
Quindi mantenete la calma ed agite con ordine e consapevolezza.
Prendete ogni pensiero, ogni emozione, ogni ricordo che affiora, guardatelo bene come se non vi appartenesse ma guardatelo comunque bene e infine mettetelo da parte.
Lo prendete, lo guardate e lo mettete da parte.
Sono cose che riguardano il passato ed il futuro ma il vostro presente è stare seduti a gambe incrociate per il tempo che avete deciso. Nient'altro.
Quando i pensieri si saranno esauriti potete provare ad entrare ancora più a fondo.
I maestri consigliano di contare i respiri. Mentalmente.
Ogni inspirazione ed ogni espirazione.
Se perdete il conto, ricominciate da capo.
Se si presentano altri pensieri, di nuovo prendeteli, guardateli, metteteli da parte e continuate a contare.
State già meditando.
State facendo chiarezza.
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Com'è difficile. Difficile, per me, trovare il momento giusto, il posto giusto. Però so che pian piano ce la farò. Sto leggendo alcuni libri di Gabriella Cella. A lezione di yoga invece, tutto è più facile, guidati dall'insegnante. La mia vita sta cambiando, grazie allo yoga. E sono solo all'inizio di un cammino lungo e tanto affascinante.
RispondiEliminaTi seguo, bello questo blog che arriva, per me, al momento giusto.
Grazie, ciao!
Ciao Simona, grazie per il tuo commento. Lo yoga è una risposta.
EliminaMeditare però non è un mezzo: è quello che mi ripeto di continuo.
Meditare è la condizione iniziale dell'uomo. Essere, e basta.
A presto.