Come quello che cercò una vita poi trovò quello che che voleva sotto la casa dove era nato, chi si mette in cerca di risposte dovrebbe domandarsi dove sta andando.
Soprattutto se esiste un fuori dove cercare.
Le grandi ricerche di solito finiscono dentro il proprio cuore.
Quando raggiunse l'illuminazione il Buddha scoprì che non c'era illuminazione e che tutto era dentro di sé.
Dentro sé stesso.
In questo senso la materia è un illusione come anche lo spirito stesso, ma sono illusioni utili se possono farti giungere alla verità.
Però sono illusioni dannose se ti rinchiudono nel loro dualismo.
Per questo anche la meditazione se vissuta come strada da percorrere per giungere da qualche parte si potrebbe rivelare un vicolo cieco.
Potrebbe invece portarti all'illuminazione se, praticandola, non cerchi niente se non la meditazione stessa.
E così anche l'illuminazione sparisce.
Perché sei già illuminato e non lo sai.
Anzi lo sai ma non lo vedi.
Anzi lo vedi pure ma pensi che illuminazione sia altro.
Illuminarsi è riconoscersi.
mercoledì 26 giugno 2013
martedì 25 giugno 2013
Per economia - dal greco οἴκος (oikos), "casa" inteso anche come "beni di famiglia", e νόμος (nomos), "norma" o "legge" - si intende sia l'utilizzo di risorse (limitate o finite) per soddisfare al meglio i bisogni individuali e collettivi contenendo la spesa, sia un sistema di organizzazione delle attività di tale natura poste in essere a tal fine da un insieme di persone, organizzazioni e istituzioni (sistema economico).
In pratica non si parla di una disciplina che studia una materia naturale, una disciplina che misura (-metria) oppura una che descrive (-grafia) o che studia (-logia) o che cura (-iatria).
L'economia è l'insieme dei modi studiati nel tempo per far meglio quadrare le cose.
In questo senso dire che l'economia è in crisi o l'economia va male è profondamente sbagliato, è il sistema economico che svela o rivela falle preoccupanti.
In pratica il sistema posto in atto dalle persone e/o organizzazioni e/o istituzioni sta producendo un malessere assai più diffuso del benessere.
Oppure, si potrebbe anche dire, il numero delle persone che sono escluse dal benessere garantito dal presente sistema economico sta divenendo talmente grande che il loro malessere diviene di rilevanza nazionale, internazionale, mondiale ... Forse chi sta male a causa dell'attuale sistema economico è semplicemente più istruito, educato, informato o solo arrabbiato da farsi sentire più di quanto fosse possibile in passato.
Ecco quello che voglio dire: non siamo in crisi, semplicemente l'attuale sistema economico (attivo da circa trecento anni) sta tenendo fuori dal benessere una maggioranza assolutamente non silenziosa.
Una maggioranza che non si accontenta più.
Una maggioranza difficilmente comprabile.
Questo sistema è quello che si basa sul libero mercato, ovvero sul maggior profitto al minor costo.
Essendo il nostro mondo un ambiente chiuso, è evidente che se qualcuno accumula più ricchezza o ne gestisce la maggior parte, ovviamente qualcun altro ne avrà meno a disposizione e quindi avrà un benessere minore rispetto quello che potrebbe avere.
Senza contare che per avere meno spese, ci deve per forza essere qualcuno che guadagnerà meno, o poco o anche quasi niente.
Non è un caso e nemmeno una divagazione che parli di politica.
Una certa ricerca spirituale ti porta per forza di cose ad una particolare visione del mondo, dell'uomo e della sua vita.
Quella visione si estrinseca naturalmente in concetti di tipo etico, politico ed anche economico oltreché escatologico o teologico.
Non serve a niente essere convinti che tutto è Uno, quando poi compri scarpe da 100 euro cucite in Pakistan da bambini pagati un dollaro al giorno. E preciso che non ho niente con il Pakistan né con la nota marca che lo fa, ma solo con il fatto che bambini scalzi bravissimi a cucire non siano pagati quanto sarebbe giusto. Ma se lo fossero, quanto costerebbero quelle scarpe?, o quanto meno ci guadagerebbe chi le fa cucire? Sarebbe davvero così meno? Rischierebbe il fallimento?
Perché devo comprare cibo in scatola o pronto da cuocere o surgelato quando con la stessa cifra posso mangiare almeno tre volte, comprando cibi freschi spendendo un po' di tempo in più e anche guadagnandoci di salute?
Ma questo bloccherebbe l'economia!!!
No, cari miei, questo bloccherebbe un mercato ed un sistema, che non è buono.
Perché non è buono.
Ho veramente bisogno di quelle scarpe sportive?
giovedì 20 giugno 2013
lunedì 10 giugno 2013
venerdì 7 giugno 2013
Ho la coscienza di una realtà esterna solo al momento dell'osservazione.
Nulla mi dice che esista prima o che continui ad esistere dopo.
Quindi la realtà esterna potrebbe essere funzione dell'osservatore.
Del resto l'osservatore si rivela tale solo in presenza di una realtà da osservare.
Nulla mi dice che possa esistere senza.
Quindi anche l'osservatore pare essere funzione della realtà osservata.
Questo mi potrebbe dire che sono indipendenti.
Allo stesso modo mi potrebbe suggerire che sono la stessa cosa.
Nulla mi dice che esista prima o che continui ad esistere dopo.
Quindi la realtà esterna potrebbe essere funzione dell'osservatore.
Del resto l'osservatore si rivela tale solo in presenza di una realtà da osservare.
Nulla mi dice che possa esistere senza.
Quindi anche l'osservatore pare essere funzione della realtà osservata.
Questo mi potrebbe dire che sono indipendenti.
Allo stesso modo mi potrebbe suggerire che sono la stessa cosa.
martedì 4 giugno 2013
Non hai bisogno di molto:
mangiare due volte al giorno e nemmeno poi tanto,
bere due litri di acqua al giorno,
due paia di scarpe,
due paia di pantaloni e qualche maglia,
un maglione e un giaccone per l'inverno,
(se vivi al caldo puoi anche farne a meno).
Dai agli altri quello che non ti serve.
lunedì 3 giugno 2013
« Altissimu, onnipotente, bon Signore, tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione. Ad te solo, Altissimo, se konfàno et nullu homo ène dignu te mentovare. Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual’è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore, de te, Altissimo, porta significatione. Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle, in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle. Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dai sustentamento. Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta. Laudato si’, mi Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte. Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba. Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore, et sostengo infirmitate et tribulatione. Beati quelli ke 'l sosterrano in pace, ka da te, Altissimo, sirano incoronati. Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà male. Laudate et benedicete mi’ Signore' et ringratiate et serviateli cum grande humilitate » La più antica stesura del Cantico di Francesco che si conosca: quella riportata nel Codice 338, f.f. 33r - 34r, sec. XIII, custodito nella Biblioteca del Sacro Convento di San Francesco, Assisi |
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