venerdì 24 gennaio 2014
La coscienza e la consapevolezza.
Pare che anche la materia le possegga.
La materia inanimata, intendo, le particelle elementari.
L'energia stessa, quindi. Perché questa è alla base di tutto.
La materia sembra una particolare frequenza di energia.
E per come si comporta dimostra una qualche intelligenza, una consapevolezza di sé, una sua coscienza.
La vita nasce dalla giusta combinazione di materia, ma dové il punto di separazione?
Dove sta il vero limite tra vita e non vita?
Diciamo che è vivo ciò che tende a riprodursi ma è proprio così o è una lettura antropocentrica.
Siamo sicuri che sia vero in senso assoluto.
E poi, comunque, siamo sicuri che la riproduzione sia solo quello che intendiamo noi.
Forse non abbiamo mai visto riprodurre la cosiddetta materia inerte perché non sappiamo cosa cercare, perché abbiamo in mente un modello preciso, troppo simile a noi.
Su questo pianeta, la materia inerte ha prodotto la vita.
Se esiste una coscienza, di un qualche tipo nell'energia e nella materia, a maggior ragione ci può essere nella vita, a tutti i livelli.
Un minuscolo frammento di coscienza o meglio una minuscola partecipazione della coscienza della materia stessa.
La vita esiste forse da un paio di miliardi di anni.
Due miliardi di anni di vita in comune su un pezzo di roccia.
E' il minimo pensare che bastino ed avanzino per lo sviluppo di una coscienza comune.
L'uomo ci ha messo molto meno ad evolversi.
Ma la terra galleggia nel cosmo ed anche questo deve avere una sua coscienza esistendo da 15 miliardi (?) di anni ed essendo formato di materia ed energia, in qualche modo consapevole.
E noi?
Noi forse ci incasiniamo perché in un mondo con un'autocoscienza comune, siamo ancora legati da una consapevolezza individuale
Pensiamo ad un albero: sulla sua sommità ci sono migliaia di foglie tutte con la sua caratteristica.
Sembrano entità singole e invece no, sono attaccate a rami che si protendono al cielo e che a loro volta sono legati ad un albero che affonda nelle viscere della terra e si dirama a sua volte in radici che si spingono lontano. A volteminuscole come capelli raggiungono quelle degli altri alberi collegandosi a loro e interagendo con l'acqua e le sostance della terra, ognuna con una sua coscienza.
Diciamo che si nutrono ma non è la parola esatta.
Entrano in contatto.
Mettono in un circolo più grande.
Per noi dev'essere la stessa cosa.
Quando lo capiremo, quando lo capiremo TUTTI, sarà l'ultimo salto evolutivo.
L'ultimo balzo avanti.
Quello decisivo.
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balzo? siamo forse scimmie o grilli? in avanti dove? cos'è avanti?
RispondiEliminaCon balzo intendo balzo evolutivo. Il prossimo salto nell'evoluzione: credo che questo possa essere soli in direzione di una maggiore consapevolezza della nostra vera essenza. Forse non siamo Grilli o scimmie ma non credo sia nemmeno del tutto chiaro cosa significhi essere 'esseri umani' e , soprattutto, esistere.
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